AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

12 gennaio 2014

I 7000 ABBONATI MERITANO RISPETTO

Doveva essere la partita della svolta, e in un certo modo lo è stata. In negativo però. Sconfitta pesantissima che molto probabilmente farà saltare il posto di Nicola, che segna la definitiva spaccatura fra squadra e tifosi e che sa tanto di retrocessione. Un clima tristissimo. Un clima inimmaginabile solo tre mesi fa, quando la squadra sembrava andare a mille anche in un campionato duro come la serie A. Poi il crollo. Una sconfitta dietro l'altra. Sempre più giù in classifica. Partite-svolta ogni volta sbagliate. Sta diventando una disfatta. 
La situazione è dura che più di così non si può, ma tutto sommato non sarebbe ancora impossibile. Le altre squadre che lottano per evitare la retrocessione non stanno facendo molto meglio: sembra quasi una gara a chi fa peggio. Questo ci consente di restare ancora attaccati al treno salvezza. C'è chi però sembra non capirlo. Il riferimento è naturalmente rivolto al presidente Spinelli, che invece di investire il necessario per tentare di ottenere una ancora raggiungibile permanenza in serie A sembra intenzionato a smobilitare tutto. E' vergognoso. In questo modo si mette contro anche tutti coloro che fino ad oggi lo hanno difeso. Così manca di rispetto a quelle 7000 persone che hanno fatto sacrifici pur di pagarsi un abbonamento allo stadio. Queste 7000 persone non si meritano di vedere una squadra già retrocessa a gennaio. Queste 7000 persone non pretendono la salvezza per forza: vogliano solamente avere la possibilità di poter lottare fino a maggio.
E' forse chiedere troppo?

Davide Lanzillo


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