AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

22 dicembre 2013

CRISI NERA, MA NON MOLLIAMO

Si fa sempre più dura. Un'altra sconfitta, di quelle che lasciano il segno. La classifica è ora inclemente. Ormai è chiaro che per raggiungere la salvezza ci vuole qualcosa in più: qualche innesto che dovrà necessariamente arrivare durante la sessione invernale di mercato. Altrimenti sarà difficilissimo lasciarsi tre squadre alle spalle. 
La squadra ieri ci ha provato, e su questo stavolta non possiamo recriminare niente. L'impegno è stato massimo, la buona volontà non è mancata,  ma alla lunga la differenza di valori in campo è emersa. Rimane tuttavia il rammarico per come si è sviluppato il primo tempo, in cui la prestazione del Livorno è stata più intensa e più propositiva di quella dell'Udinese. Purtroppo però è stata pagata a caro prezzo l'ingenuità iniziale di Emerson, che ha costretto la squadra a un intenso sforzo per riportare il risultato sul punteggio di parità, sforzo pagato dazio nel corso dei secondi quarantacinque minuti, con buona parte dei giocatori in campo rimasti con scarse risorse fisiche. 
E' proprio per l'impegno con cui la squadra ha affrontato la partita che dispiace che il secondo tempo si sia svolto in un clima quasi surreale: tanto silenzio sugli spalti, con solamente cori polemici indirizzati verso il presidente Spinelli. Se la scorsa settimana avevamo rivolto una critica all'atteggiamento della squadra in campo, stavolta possiamo invece indirizzarla senza dubbio a parte della tifoseria. Sapevamo che la serie A non sarebbe stata affatto una passeggiata; sapevamo che avremmo assistito più a sconfitte che a vittorie; l'unica cosa che dovevamo fare noi tifosi era provare a trascinare la squadra nelle partite casalinghe, sostenendola sempre se in campo avremmo visto il massimo impegno e rendendo difficile la vita agli avversari. Se invece a mezz'ora dalla fine di una partita ancora in bilico si smette di incitare dando vita a una contestazione all'indirizzo della società è la fine: è la strada che porta dritti dritti in serie B. 
Sia chiaro, la critica verso la società e soprattutto verso la presidenza può essere capibile e anche condivisibile, ma tale critica dovrebbe avvenire a partita ormai finita, non a partita in corso. Durante quei novanta minuti bisognerebbe solamente incitare la squadra, dargli quella spinta in più che è indispensabile per una squadra che lotta per la salvezza. Se ciò non avviene non facciamo certamente del bene ai nostri colori.

Davide Lanzillo

Post più popolari