AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

10 novembre 2013

IL LIVORNO SPAVENTA L' INTER

Inter - Livorno. Prima della partita le aspettative non sono molte: sai di andare in casa di una delle squadre più forti del campionato e l'unica speranza è di non dover assistere ad una goleada. Quando la partita inizia le illusioni sono rinchiuse fra i più reconditi desideri.
Poi, però, i minuti passano e ti accorgi che non è poi così impossibile ottenere un risultato: il Livorno tiene bene il campo, l'Inter mantiene il possesso palla ma i pericoli per la porta amaranto sono zero. Il match è avaro di emozioni e per noi va benissimo così: metteremo la firma per novanta minuti di noia. La svolta però arriva nel modo che meno ti aspetti: Bardi compie un erroraccio su un cross innocuo di Jonathan gettandosi la palla in rete. Andare sotto a San Siro per un episodio del genere fa male.
Il Livorno comunque c'è ancora, è vivo e nel secondo tempo cerca anche di alzare il baricentro per mettere pressione alla difesa nerazzurra, con una buona manovra che però si arena negli ultimi venti metri. L'Inter non fa quasi niente, solo un paio di ripartenze che non mettono paura alla retroguardia amaranto, retroguardia in versione super con le ottime prestazioni di Emerson, Ceccherini e Valentini.
A questo punto lo spirito quasi rassegnato con cui avevi iniziato a seguire la partita non esiste più: la remota illusione di poter ottenere almeno un pareggio entra prepotentemente nella testa, spingendoti ad inseguire un'impresa. In fondo questa Inter non è quel mostro così terribile che credevamo e, soprattutto, il Livorno non è affatto intimorito ed in soggezione come potevamo attenderci.
Riusciamo a rimanere in partita fino alle sue fasi finali, mettendo in apprensione i giocatori nerazzurri: campioni ultramilionari come Samuel e Cambiasso si ritrovano addirittura a perdere tempo, spaventati dagli ultimi tentativi di Luci e compagni. Già questa è un'enorme soddisfazione. Poi nei minuti di recupero l'Inter riesce a trovare la rete del raddoppio, approfittando dei grandi spazi concessi da un Livorno sbilanciato alla ricerca del gol del pareggio.
E' l'ultimo flash di una serata strana: all'orgoglio di aver visto giocare il Livorno a testa alta alla Scala del calcio si mescola l'amarezza per una sconfitta dai contorni beffardi. E non sai quale delle due sensazioni è più forte.

Davide Lanzillo

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