AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

30 settembre 2013

TOMMASI INDECENTE

CHE SCHIFO. Tanto ormai è così: per un motivo o per l'altro quando il Livorno incrocia il Verona accadono sempre cose vergognose. Già la scelta dell'arbitro designato per dirigere la sfida del Bentegodi era stata cervellotica: Tommasi. Ma stiamo scherzando?! Quale mente contorta poteva scegliere di riaffidare Verona - Livorno allo stesso direttore di gara che solo pochi mesi prima ne aveva combinate di cotte e di crude nella precedente sfida tra le due squadre?! Cotte e di crude che naturalmente avevano  avuto sempre un costante beneficiato (il Verona) e una tartassata vittima (il Livorno).
CHE VERGOGNA. E poi c'è chi parla di buonafede: siamo matti?! Quel che ha combinato il signor Tommasi è programmato e fazioso: com'è possibile sbagliare sempre tutto a favore di una squadra e a danno di un'altra se si è in buonafede?! Questo elemento meriterebbe di non mettere più piede su un campo di calcio: è un indegno. C'è un episodio che dimostra assai chiaramente come Tommasi abbia sbagliato volutamente: nel secondo tempo Hallfredsson, già ammonito, compie un'entrata-killer su Schiattarella; Tommasi sembra già pronto ad estrarre il secondo cartellino giallo ai danni del veronese, salvo poi tornare sui suoi passi quando si accorge che il giocatore era già stato ammonito.
NAUSEANTE. Non contento questo "arbitro" si inventa di sana pianta un rigore contro il Livorno, rigore che in tutta Italia soltanto lui ha visto (come fortunatamente evidenziato anche da tutte le emittenti televisive nazionali).
IMBARAZZANTE. E questi sono solo i due episodi maggiori di una direzione di gara chirurgica, in cui è stato concesso pressoché tutto ai giocatori del Verona, liberi di stendere ripetutamente i calciatoti amaranto sicuri dell'impunità.
INDECENTE. Come si fa ad accettare una sconfitta del genere?! Come si fa a non alzare la voce di fronte a questi episodi?! Sono vere e proprie violenze che si compiono verso chi ama questo sport. Fa incavolare da matti perdere una partita solo perché un signore vestito in giallo che corre per il campo ha deciso già come indirizzarne le sorti. Anche perché il Livorno altrimenti questa partita non l'avrebbe mai persa: ha dominato il primo tempo, in cui il Verona è rimasto in piedi solamente grazie alle prodigiose parate del suo portiere; avrebbe dovuto giocare tutta la ripresa con un uomo in più, potendo arrivare tranquillamente alla conquista dell'intera posta in palio. E invece ti ritrovi a perdere contro una squadra che sicuramente ha dei valori, ma di certo, per ciò che si è visto in campo, non superiori a quelli degli amaranto; ti ritrovi a perdere contro una squadra che in attacco ha un grande atleta come Luca Toni, che però ha smesso ormai da tempo con il calcio per dedicarsi a tempo pieno alla sua vecchia passione: i tuffi liberi.
Grazie signor Tommasi.

Davide Lanzillo

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