AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

5 maggio 2013

AMAREZZA E DELUSIONE, MA ANCHE TANTA VOGLIA DI NON MOLLARE

Sabato pomeriggio. Ternana-Livorno è appena finita: un giramento di scatole enorme. Fino a 20 secondi dalla fine avevamo mezza serie A in tasca, poi invece la beffa finale. Rimani per qualche minuto pietrificato, con lo sguardo fisso nel vuoto, senza sentire alcuna voce intorno a te: quel gol di Carcuro (nell'unico tiro in porta della partita da parte della Ternana) è una mazzata tremenda. Poi i minuti, le ore trascorrono e cominci a metabolizzare: alla resa dei conti è cambiato sì qualcosa, ma non tutto. In queste ultime tre partite dovevamo fare 7 punti, non importava come fossero distribuiti: il pareggio di Terni non ha quindi compromesso assolutamente niente. E' vero, ci siamo giocati il jolly del pareggio, ma è un pari che brucia non tanto per il risultato in sé, ma per il modo in cui è arrivato, proprio nel momento in cui ormai già tutti stavamo mettendo mano alla calcolatrice per fare i conti finali. 
Domenica mattina. Quella rete assassina ha reso meno tranquillo il sonno, ma adesso non brucia più così tanto: l'amarezza e la delusione hanno lasciato spazio a una infinita voglia di continuare a lottare, di esserci fino all'ultimo, di crederci sempre e comunque, con una rabbia ancora maggiore. Non vedi l'ora di essere a venerdì sera, quando una nuova sfida andrà affrontata; non vedi l'ora di essere sugli spalti del Picchi per trascinare la tua squadra, perché sai che quei ragazzi se lo meritano, perché sai che la sfida più bella è sempre quella che va sofferta fino in fondo. 
Poi vada come vada, ma io sono fiducioso: sono fiducioso perché so con certezza che quella nostra stessa rabbia e quella nostra stessa voglia di combattere le ha in sé anche ogni nostro giocatore, le ha in sé il nostro allenatore, le ha in sé ogni singolo componente dello staff tecnico e societario. Adesso più che mai è il momento di lottare. FORZA RAGAZZI. 

Davide Lanzillo


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