AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

18 novembre 2012

È un Livorno da applausi

Che dire ancora?! Un altro sabato felice, un'altra vittoria, un'altra gioia. Ci stiamo divertendo come non accadeva ormai da qualche anno. Abbiamo un gruppo di ragazzi seri, una squadra che sa giocare e delle individualità che per la serie B sono più che un lusso.
Il secondo posto in classifica è da favola, ma sapete qual è la sensazione più bella? È quella che questa squadra abbia ancora margini di miglioramento, un potenziale ancora non del tutto espresso. 
Abbiamo iniziato il campionato vincendo, ma i più critici avevano già puntato il dito contro la difesa, accusata di subire troppe reti. Ebbene anche questo problema sta andando pian piano risolvendosi. Lo dicono le statistiche: solamente 3 reti subite nelle ultime 5 giornate. E tutto questo senza che la fase offensiva ne abbia risentito: la squadra ha continuato a pungere gli avversari, confermandosi il miglior attacco del campionato. Il timore di avere una coperta corta sta svanendo.
C'è stato anche un grandissimo miglioramento sulle palle inattive a sfavore: a inizio stagione erano un pericolo costante, adesso raramente si tramutano in pericoli concreti per la retroguardia.
Abbiamo iniziato la stagione con un Emerson che ancora non conoscevamo, che era impossibile immaginarsi a certi livelli; abbiamo iniziato con un Gentsglou che ancora era un oggetto misterioso, con poche apparizioni sul terreno di gioco: adesso il greco sta crescendo di partita in partita, prendendo in mano le chiavi del centrocampo; abbiamo iniziato con uno Schiattarella che ormai non era più gradito a buona parte della tifoseria: ora è diventato l'uomo in più che corre per due, che difende e che attacca, senza sosta; abbiamo iniziato con un po' di scetticismo riguardo i nostri portieri, invece prima Mazzoni e poi Fiorillo si sono dimostrati ben più che all'altezza; abbiamo iniziato con un Siligardi che sapevamo essere un buon giocatore, ma a livelli così alti forse nessuno se lo sarebbe mai immaginato; abbiamo iniziato con il timore di essere anche quest'anno fragili in casa, soprattutto dopo le partite contro Cittadella, Spezia e Verona: paura smentita dai risultati, con le ultime 3 vittorie consecutive all'Armando Picchi.
Insomma, è un Livorno che piace, che gioca con il cuore ma anche con la tecnica, che dimostra di correggere i propri difetti strada facendo, cercando di migliorarsi partita dopo partita. Avanti così dunque, magari cercando di essere ancora più numerosi allo stadio.


Davide Lanzillo


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